Daniela Leonardi: il coraggio di chiedere. Aiutami a realizzare un sogno. Quando il desiderio di riscatto diventa una necessità di vita
Daniela Leonardi, quasi 50 anni. Recentemente mi sono accorta di avere un grande limite: non chiedo mai aiuto. Tornando indietro con la memoria ricordo di aver smesso di farlo quando, in gioventù, ho scelto di fare studi che mio padre aveva ostacolato. Lui mi voleva ragioniera, io mi vedevo viaggiatrice giramondo e volevo studiare le lingue straniere. Alla fine ho studiato lingue, ma mi è rimasto dentro il bisogno di dimostrare a lui quanto fossi brava. E così entrai in una sorta di competizione, dove però l’asticella dell’eccellenza si spostava sempre più in alto. Davvero deleterio, ma all’epoca non me ne accorgevo.
COMPETERE CON GLI SPORT
Ho trascorso la mia adolescenza a competere negli sport: sono arrivata a praticarne tre a livello agonistico. Ho vinto medaglie in ciascuno di essi, per la gioia di mio padre, appunto. Mi iscrissi all’università e nuovamente lui volle metterci il naso: “Devi studiare lingue orientali!” Ma io volevo studiare psicologia. E così iniziai a lavorare per pagarmi gli studi e l’affitto della stanza che condividevo con altre studentesse, perché nella mia città quella facoltà non c’era. Il senso del “devo farcela da sola” si rinforzò ulteriormente. E così, quando ruppi il mio matrimonio e mio marito se ne andò lasciandomi con due spicci in banca e un bimbo da crescere, nuovamente non chiesi aiuto a nessuno. Fu durissima, ma riuscii a farcela per me e per mio figlio.
VOGLIA DI RISCATTO
Oggi sono ancora in difficoltà economica: la mia attività di formatrice olistica e cromoterapeuta, avviata poco prima della pandemia, non è decollata. Inevitabilmente, ho dovuto guardarmi dentro: dove sto sbagliando? E così mi sono accorta della narrazione che metto in atto sin da piccola: “Devo farcela da sola, nessuno mi sostiene”. All’alba dei miei primi 50 anni sono semplicemente stanca. Stanca morta di essere sempre forte, di combattere e sfidare a duello la vita. Oltretutto ho compreso quanto questo atteggiamento mi abbia allontanato dalle persone.
TUTTI ABBIAMO BISOGNO DI AIUTO
Basta. Ora basta. Questo si chiama stupido orgoglio e non fa bene a nessuno. Abbiamo tutti bisogno di aiuto. Lo ripeto sempre ai miei clienti e… Sono io la prima a non chiedere? Sai, dietro a tutto questo c’è una grande paura: quella di ricevere un NO, quella di non essere vista, ascoltata e amata. L’ho capito grazie a un percorso di teatro alchemico, nel quale ho scritto la storia del mio personaggio dovendo chiedere aiuto a terze persone. Mi sono ritrovata faccia a faccia con la mia paura più grande. E invece… le persone alle quali ho chiesto aiuto mi hanno donato con gioia e generosità le loro esperienze di vita dalle quali ho tratto ispirazione per far vivere il mio personaggio. Ho iniziato così a capire che il mio orgoglioso non chiedere è arrogante e mette distanza.
CHIEDO
Tutti abbiamo bisogno di ricevere supporto, di sentirci amati, rassicurati e accolti. Ma se non chiedo, come può l’altro supportarmi, accogliermi, rassicurarmi? Ed eccomi qua a chiedere, dunque. Desidero portare a termine il percorso di Teatro Alchemico che così tanto mi ha aiutato. Ci sono 12 lezioni 1 a 1 di 90 minuti che mi separano dalla meta, per un costo che da sola non mi posso proprio permettere. Voglio togliermi le maschere ed essere solo me stessa, con tutte le mie fragilità. Mi aiuti?
Grazie!
Daniela Leonardi
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