Difetti, io non ne ho e respingo felicemente i vostri giudizi. Non li ho richiesti, non li voglio, non li accetto. Sono libero di essere
Difetti, io non ne ho e respingo felicemente i vostri giudizi. Non li ho richiesti, non li voglio, non li accetto. Sono libero di essere e di agire rispettando gli altri ma senza la paura di esprimermi. Quello che stiamo leggendo non è di certo un atto di presunzione come potrebbe sembrare a primo impatto, è semplicemente un punto di vista differente, lontano dal luogo comune legato al cosiddetto difetto.
TUTTI ABBIAMO DIFETTI
Quante volte avrai sentito dire questa frase, spesso ripetuta senza cognizione di causa e senza un apparente approfondimento. All’apparenza, pensare che il difetto sia una cosa universale appare del tutto normale ed anche un po’ scontata. In realtà non è così, i difetti non sono altri che valutazioni soggettive, figlie del giudizio, l’arma più potente e pericolosa, proveniente dalla bocca e dall’ego dell’essere umano.
UN PUNTO DI VISTA DIFFERENTE
Se provassero a chiederci di elencare tre nostri difetti, nella maggior parte dei casi andremmo in difficoltà, soprattutto in caso di alta autostima. Se invece provassimo noi ad elencare i difetti di un’altra persona, allora tutto sarebbe più facile perché come spesso accade, parlare degli altri è molto più facile che parlare di sé stessi. Trovare un difetto ad un’altra persona non è altro che l’espressione di un giudizio soggettivo e molto personale, quindi un punto di vista spesso differente da quello di un altro individuo. Chi avrebbe ragione?
FACCIAMO UN ESEMPIO
Prendiamo ad esempio una normalissima persona che chiameremo A, intenta a farsi “usare” da cavia per spiegare il concetto in modo elementare. Di fronte a lei, due persone che la conoscono bene. Al primo di queste due persone che chiameremo B, verrà chiesto di elencare tre difetti di A. Al secondo soggetto in questione che chiameremo C verrà chiesto di confermare o smentire i difetti elencati da B. Ci sono altissime probabilità che C smentisca quanto detto da B, anzi che possa trasformare i difetti in pregi.
L’esempio sopra descritto, ci consente di fare nostra la libertà di essere, senza la paura di essere giudicati e quindi indotti al cambiamento. Il difetto non è altro che un giudizio soggettivo, dunque basterebbe pensare che per un’altra persona potrebbe essere un pregio, in modo tale da non causare un senso di colpa, feroce anche nei confronti della propria autostima.
IL CONCETTO DI GIUSTO O SBAGLIATO
Giusto o sbagliato non esiste. D’ora in avanti quando vi sentirete dire che state sbagliando, sentitevi liberi di valutare quelle parole come una grandissima mancanza di rispetto nei confronti del vostro libero modo di pensare. Nessuno dovrebbe arrogarsi il diritto di dirvi che state sbagliando, dato che nessuno può decidere per voi e per la vostra vita. Le vostre scelte dipendono solo da voi e non da chi vorrebbe farvi cambiare idea. C’è però un limite.
NO ALLA MANCANZA DI RISPETTO
Chiaramente, come si suol di dire, la liberta di un individuo finisce dove inizia quella altrui. Che cosa vuol dire? Che il limite alla libertà personale sta scritto unicamente nella capacità di non invadere gli spazzi altrui e ancor di più a non arrecare danno alle altre persone. Questa è l’unica cosa meritevole di giudizio: la mancanza di rispetto nei confronti delle altre persone, per fini personali.
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UN ESSERE PERFETTO
L’essere umano dunque non ha difetti, se non quello di non saper rispettare il prossimo. Nel corso degli anni, spesso mi sono scontrato in situazioni in cui non capivo o non accettavo il pensiero altrui, cosa che spesso causava malessere e sofferenza, non solo a me. Quando ho imparato a farlo (sono ancora all’inizio del percorso) ho trovato finalmente la mia libertà interiore. Ora ascolto di più, apro le percezioni grazie alla curiosità e cerco di rubare le cose più interessanti che possano aiutarmi a crescere.
CRESCERE
Crescere ed evolvere appunto, come? Ascoltando tantissimo, tutti indistintamente, per capire cosa volere e cosa no dalla vita, per specchiarsi con parole da noi distanti oppure molto vicine. Per leggere commenti social e chiedersi quanto siano distanti dal nostro modo di essere oppure così vicini da condividerli ed apprezzarli. Aprire la curiosità, analizzare ogni situazione, stare attenti alle occasioni, alle possibilità che arrivano quotidianamente e poi un giudizio in meno e un ascolto in più. Risultato? Una riflessione che aiuterà a capire cosa manca per crescere.
UNA VITA MIGLIORE
Seguendo questi suggerimenti (evitiamo la parola consiglio per ovvi motivi), nel giro di un lasso di tempo si inizieranno a vedere i primi risultati. Il mondo è pieno di ottimi suggeritori e di pessimi suggeritori. Tutto sta a capire chi siamo e che cosa vogliamo. Vogliamo dare peso ad un individuo che insulta a caso oppure ad un altro che spiega come è arrivato a comprarsi la barca? Libera scelta, senza giusto o sbagliato, la perfezione insomma.
IL VIDEO DELLA SPIEGAZIONE
L’articolo sarà spiegato in un video che troverai alla mia pagina Fb al link: TUTTO IL MONDO DI ALESSANDRO