Il problema davanti alla soluzione: una brutta abitudine che blocca ogni successo in partenza, senza possibilità di recupero
Il problema davanti alla soluzione: una brutta abitudine che blocca ogni successo in partenza, senza possibilità di recupero, o quasi. Quante volte ti sarà capitato di dire: “Tanto non ce la faccio?” Oppure: “È inutile, tanto poi alla fine rimango fregato”. Questi sono solo due degli innumerevoli esempi che si potrebbero fare per descrivere le risposte che sempre più frequentemente arrivano da chi sente la propria autostima franare sotto i piedi.
UN FALSO MITO
Uno dei più grandi falsi miti al mondo, fonte di illusione e di disillusione è quello, secondo il quale, tutto sarebbe possibile, a seconda della propria volontà; tradotto: “Puoi fare o essere tutto ciò che vuoi, basta volerlo”. Purtroppo non è così e prima ce ne rendiamo conto, prima impariamo a conoscere meglio noi stessi, a dare valore alle nostre reali potenzialità e molto probabilmente ad accettare che dentro di noi non ci sia quel talento, tanto desiderato.
POSSIAMO FARE TANTO
Non poter fare tutto non significa dover rinunciare alla propria felicità, significa semplicemente lavorare su noi stessi per cercare di capire fin dove possiamo arrivare e cosa effettivamente possiamo realizzare. Probabilmente scopriremmo che al netto delle nostre possibilità, potremmo comunque realizzare cose bellissime, figlie delle nostre potenzialità e dunque, fonte di felicità. Per quanto riguarda le potenzialità ti invito a leggere l’articolo al link sottostante.
POTENZIALITÀ, UN TESORO INFINITO DENTRO DI TE: LA CHIAVE DEL TUO SUCCESSO
IL PROBLEMA DAVANTI ALLA SOLUZIONE
Appurato che non siamo dei fenomeni ma persone normalissime, magari anche prive di talento, andiamo a vedere ed individuare qual è il nostro nemico numero uno, quello peggiore, quello che ci impedisce di arrivare alla meta: il problema davanti alla soluzione. Cosa significa? Si tratta di un meccanismo di pensiero che porta a vedere l’insuccesso ancora prima di iniziare a lavorarci. Questo non è altro che l’apertura della strada verso il fallimento.
INVERSIONE DI PENSIERO
Ora che hai capito quale potrebbe essere la fonte dei tuoi insuccessi, ti suggerisco questo esercizio: prova ad ascoltarti, ad ascoltare le tue parole letteralmente. Ogni volta che dovrai fare qualcosa, prova ad individuare e a riconoscere il tuo modo di approcciarti alla difficoltà. Positivo o negativo? Se le tue parole inizieranno con: “E ma tanto…” C’è un problema, prova ad invertire il pensiero che dovrà diventare: “Ce la faccio, devo solo capire come risolvere il problema”.
TI PARE FACILE
Ho voluto titolare così questo paragrafo perché probabilmente starai pensando che un problema da risolvere non è mai una cosa semplice. Vero; ancor più vero però è che le cose facili non esistono, dobbiamo solo allenarci per capire come risolvere determinati problemi. Una soluzione di solito si trova, è solo una questione di analisi delle risorse, degli alleati, dei facilitatori e degli ostacoli; in soldoni, un’attenta analisi dei pro e dei contro, cercando di mettere in risalto i punti di forza.
CAMBIARE VITA SI PUÒ
Solitamente, da un modo di pensare deriva tutto il resto, ovvero la qualità della vita in relazione ai propri rapporti sociali. Qualcuno direbbe: “Pensa positivo”. Detto così appare o potrebbe apparire semplicistico e svilente rispetto ad un concetto molto più profondo; pensare positivo non basta, occorre un metodo che personalmente ho voluto suggerire attraverso un monologo che mi rappresenta e che rappresenta tutte le persone “ottimiste” che fanno dei problemi il proprio fuoco, la propria carica esplosiva.
Eccomi qui, di fronte al mio pubblico che tante volte mi ha applaudito con immensa sincerità, eccomi qui a raccontare qualcosa di me stessa e pronta a togliere qualcosa a me stessa. Magari la cosa vi starà incuriosendo, si perché a volte si ottiene di più perdendo qualcosa che ottenendo. Come? Ve lo racconto.
Siamo all’inizio di un nuovo anno e tra qualche buon proposito ed il desiderio di stare meglio, mi chiedo come potrei fare davvero per arrivare a stare bene. Dopo tanto pensare, credo di aver trovato una soluzione, di essere arrivata a qualcosa che potrebbe aiutarmi davvero, che potrebbe lenire le mie sofferenze.
Ho letto da qualche parte che le sofferenze delle persone, spesso sono causate delle persone stesse, le quali si adoperano più per distruggere che per creare opportunità. Qual è la differenza tra distruggere e creare? Ve lo spiego. Ecco quello che succede: le persone in questione, tendono a mettere il problema davanti alla soluzione, vale a dire a mettere una porta chiusa tra sé stesse e la felicità.
Le persone positive, ottimiste e di successo, si lasciano la porta chiusa alle spalle, si fidano, condividono, creano, vincono. Hanno paura? Forse. La paura fa parte del percorso, aiuta a mantenere la mente sveglia e soprattutto allontana i possibili pericoli, analizzandoli con coscienza. Insomma, ci sono due modi di vivere la vita: creare o distruggere.
A maggior ragione quando la posta equivale a mettere sé stessi in gioco, qui entra in ballo lo spirito di sopravvivenza, è una scelta. Dunque, amiche e amici che mi ascoltate, vi comunico ufficialmente che da oggi in poi non sarò più pessimista, non distruggerò più i miei sogni, non metterò più il problema davanti alla soluzione.
La vita può essere bellissima o tremendamente difficile, la decisione è nostra. Io scelgo di provarci, scelgo di non avere paura di sbagliare, scelgo di affidarmi a chi vuole aiutarmi. Da oggi sono una persona nuova e farò molta attenzione, ogni volta che il pessimismo si presenterà tra me ed un mio progetto, me ne accorgerò, lo bloccherò e guarderò al futuro perché mi voglio bene e da oggi in poi non esisterà più: “Ma tanto non ce la faccio”.
Articolo interessante. È necessario un cambiamento di pensiero nel soggetto, non sempre la volontà da sola può bastare a cambiare ordine di idee, ci sono difficoltà da affrontare e tirare fuori prima di costruire un idea più sicura di sé. Perseguibile certo ma non scontata
La volontà di cambiamento del pensiero è sicuramente il primo passo ma solo nel caso in cui ci si accorga che il proprio modo pensare punti sempre al negativo.