Profumo di caffè, quell’intenso aroma di passione necessario a ricostruire un ricordo mancante, mentre un flashback si tinge di dolcezza
Profumo di caffè. È l’estate del 2006, l’Italia festeggia la coppa del mondo conquistata a Berlino contro la Francia. Alessandro e Serena, fratello e sorella, tornano nella vecchia casa di famiglia, subito dopo la scomparsa della madre. La casa è chiusa da anni, tra polvere e rottami riaffiorano vecchi ricordi di un’estate di molti anni prima che Serena trascorse con 2 amiche, in età adolescenziale. Con l’aiuto di un vecchio diario ritrovato in un cassetto, Serena inizia così a raccontare quei momenti tra flashback e ritorno al presente, aiutando Alessandro a ricostruire una parte del suo passato, unico assente in famiglia, in quell’assolata estate di molti anni prima.
SINOSSI
Il presente ed il passato si alternano in quella che è una storia di amicizia dei 13 anni, dell’età adolescenziale dove le emozioni si amplificano restando per sempre nella mente e nel cuore. L’età più bella e più difficile, la più spensierata, dove i mesi estivi trascorrono lenti, tra sole, vacanze e nuove scoperte. La famiglia farà il resto, tra le coccole di una mamma premurosa e le battute di un padre troppo scomodo e banale per tre ragazzine in avanscoperta della vita. Sullo sfondo, un passato da ricostruire attraverso le pagine di un diario, il mezzo migliore per aiutare la memoria a tener sempre vive le immagini più belle o più dolorose della nostra esistenza.
LA PRIMA IN SCENA
Scritto da Alessandro Sgamma. La storia ha visto il palcoscenico la prima volta nel 2018, 7 i personaggi coinvolti in due situazioni temporali differenti, distanti dagli anni che caratterizzeranno tutta la storia e l’emotività di ogni personaggio, costruito secondo le differenze tra la vita dei primi anni 80 e quella attuale ma sempre con grande leggerezza familiare.
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