Una ragazza di provincia, storia di una Roma differente, segnata dal tempo e da un senso poetico smarrito negli anni
Una ragazza di provincia. Roma, 1983. Una giovane studentessa scompare improvvisamente senza lasciare traccia, in seguito e per tanti anni ancora, il suo nome verrà accostato ai più grandi intrighi del malaffare capitolino che vedrà coinvolti anche stato italiano e Chiesa cattolica. Mirella, una donna forte e sensibile, aspirante attrice, ne racconterà la storia, calandosi nei panni della quindicenne, tralasciando tutte le ipotesi peggiori conclamate negli anni e svelando con tanta dolcezza, il lato umano ed artistico di un’adolescente innamorata della vita. Sullo sfondo gli ultimi istanti di un boss, costretto a scappare e a ripiegare sull’unico amico in grado di salvargli la vita.
IN SCENA TRE VOLTE
“Una ragazza di provincia” è andato in scena tre volte, dopo il debutto milanese a Teatro Libero, Alessandro Sgamma nel ruolo di Fabrizio, Giorgio Precuzzi nei panni dell’amico Claudio e Pamela Radaelli hanno raccontato la storia di Mirella, compagna del boss e di Emanuela, voce e cuore di tante ragazze scomparse nel nulla e mai più ritrovate, al Teatro Nuovo di Cannobio. Il testo è scritto e diretto da Alessandro Sgamma.
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